La fertilità di un allevamento ha un impatto diretto sull'età al primo parto e sull'intervallo di parto.
Essendo la fertilità un motivo importante di abbattimento, essa ha anche un impatto sul numero di lattazioni per vacca da latte. Un importante parametro di fertilità è l'intervallo di parto.
Tradizionalmente, l'obiettivo è di avere un intervallo di parto di 365 giorni o meno, quindi 1 vitello per vacca all'anno. Questo assicura che le vacche possano essere asciugate e preparate per la lattazione successiva quando la loro produzione di latte inizia a diminuire. In questo modo si garantisce anche il progresso genetico.
Nelle mandrie altamente produttive, le vacche possono essere in forte bilancio energetico negativo durante i primi mesi dopo il parto e, in questo caso, potrebbe essere difficile farle rimanere incinta entro 115 giorni dal parto. In particolare, se la persistenza della produzione di latte è alta, l'impatto di mantenere un intervallo di parto breve sulla produzione dell'intera carriera produttiva sembra ignorabile e può avere un impatto negativo sull'economia aziendale e sul benessere degli animali20. Le aziende potrebbero anche puntare ad un intervallo di parto più lungo, fino a 415 giorni. In questo modo si riduce il rischio che le vacche ingrassino troppo alla fine della lattazione. Sempre più allevatori utilizzano un intervallo di parto ottimale individuale per ogni vacca.