La fertilità può avere un grande impatto sulla redditività dell'azienda agricola. Una scarsa fertilità può portare ad una riduzione del Lifetime Daily Yield.

Farm-O-San Reviva è la bevanda energetica post-parto molto appetibile e contente una fonte di calcio altamente bio-disponibile. Utilizza Farm-O-San Reviva per aumentare il livello di calcio nel sangue nell'immediato post-parto della vacca.

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Per essere maggiormente efficienti e sostenibili, gli allevatori dovrebbero sfruttare il massimo potenziale produttivo per ciascuna vacca. I costi relativi all'alimentazione rappresentano una buona fetta dei costi totali per produrre un litro di latte. Proprio per questo motivo aumentare la produzione di latte migliorando l'efficienza alimentare avrà un effetto positivo sulla sostenibilità e sulla reddittività dell'allevamento da latte.

Ci sono 5 fasi da seguire per migliorare la fertilità: la fase dell'asciutta, il parto, l'interparto volontario, l'inseminazione e la gestazione. Questo documento descrive come ottimizzare gli aspetti relativi a queste fasi per una migliore fertilità della mandria.

Durante le ultime due settimane dal parto, l'ingestione di sostanza secca diminuisce, mentre la richiesta di energia aumenta in conseguenza dello sviluppo finale del feto e dell'imminente produzione di colostro. Nelle prime settimane post-parto, l'aumento di produzione di latte non è proporzionale all'aumento dell'ingestione di sostanza secca. La vacca cadrà così in bilancio energetico negativo. Qusto può portare a forme di chetosi subclinica e clinica.

Un ottimale livello di fermentazione ruminale è un elemento chiave per massimizzare la produzione di latte con un’alta percentuale di grasso. Ci sono diverse modalità per migliorare le fermentazioni ruminali e, oltre a questo, ci sono altri fattori su cui si può intervenire per incrementare il titolo di grasso nel latte.

Le vacche con un livello di calcio ematico inferiore a 2.0 mmol/l senza segnali clinici vengono classificate come animali a rischio di Milk Fever subclinica; le vacche con un livello di calcio ematico inferiore a 2.0 mmol/l con segnali clinici sono a rischio di Milk Fever clinica. Le vacche con segnali clinici hanno spesso livelli di calcio ematico inferiori a 1.5 mmol/l. Per ogni vacca che presenta segnali clinici da Milk Fever, si stimano altre 4 vacche con Milk Fever subclinica.

Il periodo del parto è un momento molto rischioso, sia per la vacca che per il vitello. Ci sono però una serie di accorgimenti che possono essere attuati per assicurare un parto privo di stress, preparando il vitello ad affrontare positivamente le prime fasi di vita e la vacca ad affrontare al meglio la lattazione. carica il protocollo per una corretta gestione del processo di parto.

Durante le ultime due settimane di gestazione l'assunzione di sostanza secca cala, mentre il fabbisogno energetico, in conseguenza della crescita finale del vitello e della produzione di colostro, aumenta. In particolare dopo il parto, l'energia richiesta aumenta ulteriormente e la vacca risponde a questo fabbisogno aumentando l'assunzione di sostanza secca, ma non in modo sufficiente, ritrovandosi quindi in una situazione di bilancio energetico negativo.

Le vacche con livelli di calcio nel sangue inferiori a 2,0 mmol/l e con segni clinici di debolezza sono classificate come affette da ipocalcemia clinica o Milk Fever clinica o febbre da latte clinica. Le vacche con segni clinici hanno spesso livelli di calcio nel sangue inferiori a 1,5 mmol/l.

Il redditto dell'allevamento è spesso correlato ai livelli di grasso e proteina del latte. Un ottimale livello di fermentazione ruminale è un elemento chiave per massimizzare la produzione di latte con un’alta percentuale di grasso. Ci sono diverse modalità per migliorare le fermentazioni ruminali e, oltre a questo, ci sono altri fattori su cui si può intervenire per incrementare il titolo di grasso nel latte. É necessario un approccio olistico al problema.

Il parto è un momento rischioso, sia per la vacca che per il vitello. Ci sono tuttavia una serie di cose che possono essere fatte per garantire uno svolgimento del parto regolare, preparando il vitello per un buon inizio del periodo di allevamento e la vacca per una lattazione di successo.

L'acidosi intestinale può essere limitata somministrando calcio gluconato ruminoprotetto. La funzione della parete intestinale può essere migliorata con oligoelementi idrossilati, evitando così gli effetti negativi che possono avere sulla salute intestinale.

Selko-TMR è una miscela di acidi organici che riduce la crescita di lieviti, muffe, Enterobacteriaceae e Salmonella negli insilati delle vacche da latte. La riduzione della crescita dei microrganismi ritarda l'aumento della temperatura del TMR per almeno 6 ore. Gli insilati trattati con Selko-TMR mantengono il loro valore nutritivo e la loro appetibilità, con conseguente maggiore assunzione di materia secca.