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Rapporto globale sulla contaminazione da micotossine 2023:
Risultati chiave per i ruminanti

Il Rapporto Globale sulla Contaminazione da Micotossine 2023 di Selko fornisce un’analisi approfondita multispecie della contaminazione da micotossine in varie materie prime e mangimi per animali in tutto il mondo. Il rapporto, basato su dati raccolti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, include i risultati delle analisi di oltre 66.000 campioni provenienti da 35 paesi ed è stato presentato il 18 febbraio 2024 durante un webinar online. Questo articolo evidenzia le principali scoperte relative ai sottoprodotti dei cereali, ai mangimi per ruminanti e agli insilati, facendo luce sui livelli di contaminazione, la prevalenza e le implicazioni per la produzione lattiero-casearia.

La revisione si basa su un ampio insieme di dati che comprende 66.280 analisi effettuate in 35 paesi. Questo insieme di dati include 44.680 campioni di materie prime (67,4%) e 21.600 campioni di mangimi completi (32,6%). Le micotossine analizzate includono Aflatossine (AFLA), Ocratossina A (OTA), Tossina T-2/HT-2 (T2HT2), Fumonisine (FUM), Deossinivalenolo (DON) e Zearalenone (ZEA).

Rischio di micotossine nei mangimi per ruminanti

L’industria zootecnica si trova ad affrontare la sfida di nutrire una popolazione umana in crescita in un contesto di risorse in diminuzione. Data l’ubiquità delle micotossine, è fondamentale comprendere i rischi che esse comportano per la salute e le prestazioni dei ruminanti per utilizzare le materie prime in modo oculato. Selko ha sviluppato valori guida pratici per le micotossine specificamente per le vacche da latte (Tabella 1.).

Vacche
Micotossina Nessuna azione Basso rischio Rischio medio Alto rischio
AFB1 (UE) <1 1≤x<3 3≤x<5 ≥5
AFM1 (UE) <0,05 ≥0,05
DON <450 450≤x<900 900≤x<1350 ≥1350
ZEA <50 50≤x<150 150≤x<250 ≥250
OCHRA <250 250≤x<375 375≤x<500 ≥500
FUM <2000 2000≤x<3000 3000≤x<4000 ≥4000
T2HT2 <50 50≤x<75 75≤x<100 ≥100
Tabella 1. Guida pratica dei livelli di rischio di diverse micotossine per vacche da latte (ppb).

La stessa concentrazione di una micotossina può comportare rischi diversi per le varie specie animali. Per le vacche da latte, anche livelli bassi di alcune micotossine possono avere un impatto significativo sulla salute e sulla produttività. Un rapido sguardo alla figura mostra i rischi relativi, sottolineando la necessità di un controllo di qualità rigoroso nei mangimi per ruminanti per garantire la salute e le prestazioni ottimali delle vacche da latte.

Figura 1. Rischi da micotossine per diverse vacche da latte basati sui valori guida pratici per micotossine di Selko. Le barre orizzontali indicano la % dei mangimi che rientrano nelle zone di rischio sicuro, basso, medio e alto per le concentrazioni di micotossine.



Mangime per ruminanti

Il mangime per ruminanti, che include una miscela di cereali, sottoprodotti e foraggi, rappresenta un’area critica di attenzione nel rapporto. I risultati indicano una contaminazione significativa da micotossine che può influenzare la salute e la produttività delle vacche da latte:

Contaminazione complessiva: Il rapporto mostra che un’alta percentuale dei campioni di mangime per ruminanti era contaminata da micotossine con concentrazioni superiori alla zona di sicurezza (Figura 1.).

Impatto sulle vacche da latte: Il mangime contaminato può causare una condizione nota come "leaky gut" (intestino permeabile), in cui la barriera intestinale viene compromessa, consentendo alle tossine di entrare nel flusso sanguigno. Questo provoca infiammazione sistemica, ridotta assorbimento di nutrienti e un generale calo delle prestazioni nelle vacche da latte.

Principali micotossine nel mangime per ruminanti: DON, ZEA e FUM sono state le micotossine più comuni riscontrate nel mangime per ruminanti (Tabella 1.). Queste tossine possono compromettere la funzione ruminale, ridurre l’efficienza alimentare, la riproduzione e, infine, ridurre la produzione di latte. Il rapporto sottolinea l’importanza del monitoraggio regolare e dell’uso di agenti leganti per micotossine per mitigare questi effetti.

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Cows
Mycotoxin No action Low risk Medium risk High risk
AFB1 (EU) <1 1≤x<3 3≤x<5 ≥5
AFM1 (EU) <0.05 ≥0.05
DON <450 450≤x<900 900≤x<1350 ≥1350
ZEA <50 50≤x<150 150≤x<250 ≥250
OCHRA <250 250≤x<375 375≤x<500 ≥500
FUM <2000 2000≤x<3000 3000≤x<4000 ≥4000
T2HT2 <50 50≤x<75 75≤x<100 ≥100
Tabella 2. Contaminazione da micotossine nel concentrato per ruminanti

Silages

A differenza dei cereali e dei pasti proteici, l’analisi delle micotossine nell’insilato richiede un’attenzione particolare a causa dell’elevato contenuto di fibra e dei pigmenti che possono interferire con i risultati. È necessaria una fase di estrazione specializzata per un’analisi accurata. Come mostrato nella Tabella 3, le concentrazioni medie di DON (deossinivalenolo) negli insilati erano superiori a quelle di FUM (fumonisine), il contrario di quanto si osserva normalmente in altre materie prime e mangimi finiti. Livelli elevati di DON negli insilati possono aumentare la sua presenza nelle razioni totalmente miscelate (TMR), esercitando una maggiore pressione sulla salute e sulle prestazioni delle vacche da latte. Le micotossine negli insilati derivano sia dalla contaminazione del campo che da una qualità subottimale dell’insilato. Buone pratiche di insilamento che garantiscono condizioni anaerobiche possono contribuire a ridurre la crescita di muffe e la successiva produzione di micotossine. Oltre al DON, i livelli di T2/HT2 e ZEA (zearalenone) negli insilati testati possono anch’essi contribuire ad aumentare la tossicità nelle TMR.

Livelli di contaminazione e rischi: I livelli di contaminazione negli insilati sono risultati significativi, con molti campioni che superavano le soglie di sicurezza. Elevati livelli di ZEA e DON negli insilati possono causare problemi riproduttivi e disturbi digestivi nelle vacche da latte, influenzandone la produttività e la salute generale.

Pratiche di gestione: Il rapporto evidenzia l’importanza di pratiche di gestione dell’insilato adeguate per ridurre al minimo la contaminazione da micotossine. Ciò include l’uso di foraggi di alta qualità, garantendo una fermentazione adeguata e l’utilizzo di additivi per insilati che possono inibire la crescita di muffe e la produzione di micotossine.



Commodity Mycotoxin % Contamination Average conc. ppb Median conc. ppb Maximum conc. ppb
Ruminant feed (concentrate) AFLA 51 6 2 100
DON 62 617 267 6915
FUM 46 429 155 7205
OCHRA 34 2 1 13
T2HT2 74 20 18 191
ZEA 75 50 26 370

Tabella 3. Contaminazione da micotossine negli insilati

Sottoprodotti dei cereali

I sottoprodotti dei cereali sono componenti essenziali delle diete dei ruminanti grazie al loro elevato valore nutrizionale e alla convenienza economica. Tuttavia, sono suscettibili alla contaminazione da micotossine, che rappresenta rischi significativi per la salute e la produttività degli animali. Il rapporto 2023 evidenzia i seguenti punti chiave:

Prevalenza e tipi di micotossine: Il rapporto evidenzia che i sottoprodotti dei cereali sono frequentemente contaminati da micotossine come aflatossine (AFs), deossinivalenolo (DON), fumonisine (FUM), ocratossina A (OTA), tossine T-2/HT-2 e zearalenone (ZEA). Tra queste, DON e ZEA sono state le più prevalenti.

Livelli di contaminazione: I livelli medi di contaminazione da DON e ZEA nei sottoprodotti dei cereali sono stati significativamente elevati. Ciò può comportare una riduzione dell’assunzione di mangime, compromissione della funzione immunitaria e una diminuzione della produzione di latte nelle vacche da latte.

Variazioni regionali: I livelli di contaminazione variavano tra le regioni, con alcune aree che mostravano un’incidenza più elevata a causa di condizioni climatiche favorevoli alla produzione di micotossine. Ad esempio, le regioni con maggiore umidità e temperatura erano più soggette alla contaminazione da aflatossine.

Implicazioni per l’allevamento da latte

I risultati del rapporto sottolineano la sfida continua rappresentata dalla contaminazione da micotossine nella produzione lattiero-casearia. Le micotossine nei sottoprodotti dei cereali, nei mangimi per ruminanti e negli insilati possono avere un grave impatto sulla salute e sulla produttività delle vacche da latte, causando perdite economiche per gli allevatori. Le principali implicazioni includono:

Problemi di salute: I mangimi contaminati da micotossine possono causare una serie di problemi di salute nelle vacche da latte, tra cui riduzione dell’assunzione di mangime, disturbi digestivi, immunosoppressione e fallimenti riproduttivi. Questi problemi influenzano non solo il benessere degli animali ma anche la produzione e la qualità del latte.

Impatto economico: Le perdite economiche associate alla contaminazione da micotossine sono significative. La riduzione della produzione di latte, l’aumento dei costi veterinari e la minore efficienza alimentare contribuiscono al peso finanziario per gli allevatori.

Necessità di monitoraggio e gestione: Il monitoraggio regolare degli ingredienti del mangime per la presenza di micotossine è fondamentale. L’implementazione di strategie efficaci di gestione delle micotossine, come l’uso di agenti leganti per micotossine, il miglioramento delle condizioni di conservazione dei mangimi e l’adozione di buone pratiche agricole, può aiutare a mitigare i rischi.

Conclusione

Il Rapporto Globale sulla Contaminazione da Micotossine 2023 fornisce preziose informazioni sulla prevalenza e l’impatto delle micotossine nei sottoprodotti dei cereali, nei mangimi per ruminanti e negli insilati. Per gli allevatori di bovini da latte, comprendere questi rischi e implementare pratiche di gestione efficaci è essenziale per mantenere la salute della mandria, garantire un’elevata produzione di latte e raggiungere la sostenibilità economica. Il monitoraggio regolare e l’uso di strategie di mitigazione delle micotossine possono aiutare a proteggere le vacche da latte dagli effetti negativi di queste tossine pervasive.

Per ulteriori informazioni dettagliate e per accedere al rapporto completo, scarica il rapporto qui sotto.

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Rapporto Globale sulla Contaminazione da Micotossine 2023

Il 18 febbraio 2024, Selko ha presentato la sua “Revisione Globale delle Micotossine – aggiornamento 2023 e prospettive per il 2024” durante un webinar online. La sessione ha fornito non solo una panoramica del ruolo delle micotossine sulla qualità delle materie prime e sulla salute e prestazioni animali nell’anno precedente, ma anche le potenziali sfide per l’anno successivo.

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